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Inaugurazione della mostra “Racconti di moda italiana” presso la “Bin Matar House” di Muharraq

Pictures taken during the exibithion’s opening

L’Ambasciata d’Italia in Bahrein, in collaborazione con il Centro per la Cultura e la Ricerca “Shaikh Ebrahim bin Mohammed Al Khalifa”, ha ospitato in Bahrein la mostra “Racconti di moda italiana”, inaugurata oggi settembre presso la Bin Matar House a Muharraq.

La mostra, ideata da Stefano Dominella, Presidente onorario della casa di moda Gattinoni, si è confermata essere un evento dedicato alla celebrazione dell’eccellenza della moda italiana che, grazie ai suoi colori, alla qualità dei tessuti, alla creatività del design e alla sostenibilità dei processi produttivi, diffonde il prestigio del “made in Italy” nel mondo.

Nell’inaugurare la mostra, l’Ambasciatrice d’Italia in Bahrein, Paola Amadei ha dichiarato: “Sono molto grata alla Sceicca Mai Bint Mohammed Al Khalifa, Fondatrice e Presidente del Board of Trustees del Centro per la Cultura e la Ricerca “Shaikh Ebrahim bin Mohammed Al Khalifa”, per aver aperto le porte della magnifica Bin Matar House alla moda italiana e alla sua straordinaria storia. La collaborazione con il Centro “Shaikh Ebrahim”, che ospita spesso numerosi eventi culturali italiani, è eccellente e fonte di continua ispirazione”.

L’Ambasciatrice Amadei ha inoltre ringraziato la casa di moda Gattinoni e il suo Presidente Onorario, Stefano Dominella per aver presentato per la prima volta in Bahrein la mostra “Racconti di moda italiana: “La celebre casa di moda italiana Gattinoni, che ha lasciato un segno indelebile nella storia della moda internazionale, si rende oggi “Ambasciatrice della moda italiana” nel Regno dei due mari, testimoniando come in Italia la moda, oltre ad rappresentare uno dei principali settori produttivi, costituisca una forma d’arte vera e propria, fine e delicata, riconosciuta e ammirata in tutto il mondo eleganza, raffinatezza, creativita’ e innovazione”.

L’eccezionale partecipazione da parte da parte del pubblico questa sera”, ha proseguito l’Ambasciatrice, “conferma la genuina passione dei bahreiniti per il “made in Italy”, per la moda italiana e il suo immenso e inestimabile patrimonio di creativita’, competenze, raffinatezza e innovazione che esso tradizionalmente esprime. Non stupisce, infatti, che la moda costituisca una delle principali voci dell’export italiano non solo in Bahrein bensì in tutto il mondo. L’ingegno artistico, la cura nei dettagli, l’attenzione per la qualità e la sostenibilità dei tessuti e dei processi produttivi nonche’ la sua storia”, ha concluso l’Ambasciatrice Amadei, “attribuiscono alla moda “made in Italy” una straordinaria qualita’ di eccellenza e bellezza”.

La mostra “Racconti di moda italiana” si è articolata in un sorprendente percorso espositivo con abiti e materiali mai mostrati prima, in un’escursione creativo-artigianale adatta sia al pubblico professionale che al comune visitatore. Attraverso creazioni inedite, provenienti dagli importanti archivi storici di Stefano Dominella e di Gattinoni, realizzate con lavorazioni che hanno scritto le pagine più importanti della storia della moda internazionale, l’esibizione ha attirato numerosissimi visitatori.

Tra le creazioni esposte, il pubblico ha potuto ammirare una raccolta degli abiti originali indossati dalle dive di Hollywood, tra cui l’abito indossato da Audrey Hepburn nel film del 1956 “Guerra e Pace” e quello di Anita Ekberg nell’iconico film italiano “La Dolce Vita”, diretto da Federico Fellini nel 1960.

Esposte anche creazioni di numerosi stilisti italiani, tra cui Giorgio Armani, Guillermo Mariotto, Dolce e Gabbana, Missoni, Valentino Garavani, Etro, Gianfranco Ferrè, Irene Galitzine, Gianni Versace, Roberto Cavalli, Pino Lancetti e alcuni tra i più importanti creatori di moda degli anni cinquanta come Emilio Schuberth, Tita Rossi e Jole Veneziani.